Si consolida la collaborazione di Opere diaconali e progetti della chiesa valdese e metodista in Sicilia: come già nel 2016, anche in occasione del Sinodo 2017 opere e progetti della Chiesa Valdese e metodista radicati in Sicilia e attivi anche a livello nazionale condivideranno uno spazio di presenza e informazione a Torre Pellice, a conferma del quotidiano lavoro di rete svolto sul territorio.
Saranno presenti il progetto «Mediterranean Hope» della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, di cui fanno parte la Casa delle culture di Scicli, l’osservatorio sulle migrazioni a Lampedusa e i Corridoi Umanitari, il Centro diaconale la Noce di Palermo, la Casa evangelica valdese di Vittoria, l’associazione Pellegrino della Terra e il Centro sociale ecumenico valdese di Pachino.
Quest’anno inoltre lo stand, allestito entro il giardino del liceo valdese di fronte all’aula sinodale, si arricchirà anche della partecipazione della Commissione Sinodale per la diaconia (Csd).
Presenti le foresterie valdesi, strutture non profit per il turismo diffuse sul territorio i cui proventi contribuiscono a sostenere le attività e i progetti della diaconia valdese a favore di anziani, minori, migranti, rifugiati e persone diversamente abili.
I Progetti e le Opere in Sicilia collaborano già da diversi anni nell’ambito dell’accoglienza dei migranti. La collaborazione si fonda sulla formazione comune degli operatori ( sono stati due gli appuntamenti formativi co-progettati e realizzati insieme) e la possibilità di prendere in carico situazioni diverse, ciascuno nella propria specificità di intervento.
In Sicilia la costruzione di comuni prassi di lavoro è particolarmente significativa per dare una risposta organica e programmata, in grado di valorizzare le competenze presenti all’interno delle strutture e renderne più efficiente l’operatività in una regione fortemente coinvolta nella gestione dell’accoglienza.
L’idea di realizzare uno spazio di presenza, informazione e sensibilizzazione rappresenta una tappa importante di questo percorso comune: l’esperienza dello scorso anno ha dimostrato che presentare insieme servizi, progetti e innovazioni è un’occasione di crescita e confronto, tanto per gli operatori presenti che per i visitatori. Un’occasione per conoscere i diversi aspetti del lavoro di cura e presa in carico svolto sul territorio ed entrare in contatto con chi opera quotidianamente sul campo affinché, attraverso la relazione, ciascuno possa conoscere direttamente la realtà dell’accoglienza e le possibilità reali di sostegno e inserimento.