Questo pomeriggio alle 16.00 la Direttrice del Centro Diaconale La Noce – Istituto Valdese Anna Ponente parteciperà all’incontro “(IN)VISIBILITÀ della Tratta di Esseri Umani: spunti critici e riflessioni”: un momento di scambio in occasione della 15° Giornata europea contro la tratta di esseri umani tra realtà siciliane impegnate nel contrasto e nella sensibilizzazione della tratta di persone e del grave sfruttamento.
La Giornata europea contro la tratta, istituita nel 2007 dalla Commissione europea, viene celebrata il 18 ottobre di ogni anno per richiamare l’attenzione e sensibilizzare cittadini e cittadine su un fenomeno di grande complessità e su una delle maggiori sfide del nostro tempo legata alla tutela dei diritti umani, lo sfruttamento di uomini, donne e minori nell’accattonaggio, nella prostituzione, nel lavoro nero, nello sfruttamento domestico, nella costrizione a commettere reati, nel prelievo e nel traffico di organi.
La tratta di esseri umani è un crimine violento commesso da reti transnazionali della criminalità organizzata. Non esistono Paesi o regioni del mondo non interessate dal fenomeno, che coinvolge trasversalmente tutto il territorio europeo. Secondo gli ultimi dati disponibili, tra il 2017 e il 2018, le vittime registrate nell’Unione Europea sono state più di 14.000, ma il numero effettivo potrebbe essere molto più alto, poiché molte vittime non vengono individuate. Quasi la metà delle vittime della tratta all’interno dell’Unione europea sono cittadini e cittadine dell’UE, la maggior parte di loro sono donne e ragazze trafficate a scopo di sfruttamento sessuale. Quasi una vittima su quattro della tratta nell’UE è un bambino o una bambina: per i minori, il rischio di diventare vittime dei trafficanti è soprattutto online. La maggior parte dei trafficanti nell’UE sono cittadini dell’UE e quasi tre quarti degli autori sono uomini. A livello mondiale, i trafficanti realizzano profitti stimati a 29,4 miliardi di € in un solo anno.
I trafficanti fanno leva sulle disuguaglianze sociali e sulla vulnerabilità economica e sociale delle persone, aggravate dalla pandemia Covid-19 che ha portato gravi restrizioni alla mobilità, colpito i mezzi di sussistenza e limitato l’accesso alla giustizia alle persone vulnerabili, maggiormente esposte al rischio di sfruttamento. Inoltre, i trafficanti sono passati a un nuovo modello di reclutamento e sfruttamento online delle vittime, rendendo più difficile la risposta delle forze dell’ordine e della magistratura.
Nell’aprile 2021, la Commissione europea ha adottato una nuova strategia dell’UE sulla lotta contro la tratta di esseri umani (2021-2025). Questa iniziativa prevede una risposta globale al crimine – dalla prevenzione del crimine, alla protezione e all’empowerment delle vittime fino alla consegna dei trafficanti alla giustizia. Poiché la tratta di esseri umani è spesso perpetuata da gruppi di criminalità organizzata, la strategia di lotta contro la tratta di esseri umani è strettamente legata alla strategia dell’UE per la lotta contro la criminalità organizzata (2021-2025).
Migliorare lo scambio di informazioni, conoscenze e buone pratiche tra le diverse realtà che lavorano ad un fenomeno di grande complessità e che richiede un impegno e una risposta globali è uno strumento fondamentale di contrasto.