Quando a subire violenza tra le mura domestiche è una donna con figli, spesso bambini e bambine si trovano loro malgrado ad esserne spettatori.
L’espressione “violenza assistita” viene utilizzata per descrivere il fenomeno che vede i minori testimoni di qualsiasi tipo di maltrattamento su persone che sono per loro figure di riferimento.
Tra le conseguenze della violenza assistita ci sono non solo disturbi cognitivi, comportamentali e alimentari, ma anche l’interiorizzazione di modelli disfunzionali.
Assistere a maltrattamenti, specie nella delicata fase di sviluppo della personalità, può generare comportamenti aggressivi e incentivare la riproduzione di modelli relazionali tossici, alimentando una spirale di violenza.
A Casa di Batja le donne vittime di violenza, i loro figli e le loro figlie hanno la possibilità di ricominciare una nuova vita in un ambiente sicuro, liberandosi ed emancipandosi alla condizione di abuso che sono state costrette a vivere.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne ci preme ricordare che le donne che vivono queste situazioni atroci non sono sole e possono intraprendere un percorso di vita lontano da violenze e sfruttamento.