Cosa serve ad un esploratore? Questa domanda è stata posta ai piccoli della classe terza della
scuola dell’infanzia del Centro Diaconale “La Noce” – Istituto Valdese per entrare nel vivo del gioco dell’esplorazione.
Perché gioco? Come dichiarò Maria Montessori “il gioco è il lavoro dei bambini”. Le insegnati
Clara Sorce ed Alessia Marrone hanno guidato i piccoli e le piccole alla scoperta della LIPU e del Bosco Ficuzza.
Cosi abbiamo preparato il kit dell’esploratore, taccuino e cannocchiale, per annotare e osservare
tutto ciò che sollecitava la loro curiosità. Prima tappa della nostra esplorazione è stato il Centro di Recupero della Fauna Selvatica del Bosco di Ficuzza, associazione per la
conservazione della natura, la tutela della biodiversità, la promozione della cultura ecologica in
Italia. Negli spazi del centro vengono curati numerosi animali selvatici in difficoltà, ma viene portato avanti anche un percorso di divulgazione su una visione del mondo in cui le persone vivano in armonia con la natura, in modo equo e sostenibile. Simbolo di questa visione sono gli uccelli, l’orizzonte della LIPU.
E proprio la visione di uccelli e tartarughe ha colpito i piccoli visitatori. Loro sono rimasti senza
fiato quando hanno visto per la prima volta il gufo reale o la regina triste di Ficuzza, una maestosa aquila reale.
Ogni animale portava con se una dolorosa storia ma che grazie all’intervento dei volontari e degli operatori ha avuto un lieto fine. Un messaggio di cura e tutela che gli operatori e gli educatori hanno trasmesso alle bambine e ai bambini.
Poco dopo, nel Bosco abbiamo annotato sui taccuini tutto ciò che avevamo visto e ascoltato la natura circostante.