Mai come quest’anno i temi della Libertà e della Liberazione hanno coinvolto tutti e tutte, anche per effetto delle limitazioni dei movimento e delle relazioni sociali.
Le insegnanti della scuola del Centro Diaconale La Noce – Istituto Valdese hanno raccolto le riflessioni dei bambini e delle bambine: sul lockdown, la memoria, e il valore di una festa collettiva per dire grazie a chi ha combattuto per le nostre Libertà e per far sentire la forza di tutti coloro che vogliono ancora un mondo senza guerre, fondato sul rispetto e sull’uguaglianza.
Ve le proponiamo così come sono, da leggere in relazione all’età e alle loro conoscenze, come piccolo esercizio di libertà.
La libertà non è un dono ma una difficile conquista
Molti di noi sono abituati a dare la libertà per scontata, ma ci accorgiamo di quanto sia preziosa quando la perdiamo…tornando al presente, è come se fossimo in una specie di guerra ma contro un avversario invisibile e con un esercito medico, poliziesco e militare.
Dico che non abbiamo più libertà proprio perché è come se fossimo in guerra.
Speriamo veramente di vincerla al più presto questa guerra! (F.)
In questo periodo, la libertà è una cosa che manca veramente…siamo chiusi in casa, le scuole non possono aprire, gli adulti non lavorano, tutto a causa di un’epidemia che non ci permette di fare quello che vogliamo. Tutti hanno paura, ma non vedono anche un aspetto molto difficile di questa situazione; siamo sospesi come in una bolla, fragile che ci costringe a stare tutti in casa, per uscire dobbiamo indossare guanti e mascherina e il Governo ha proibito alcune cose che noi facevamo quotidianamente nella nostra vita…se “leggiamo tra le righe” questa non è libertà, ma noi adesso non possiamo fare niente per conquistarla, è tutta una situazione di sicurezza. (M.)
La libertà è stata conquistata in millenni perché le persone si sono ribellate contro gli schiavisti e i re cattivi. La libertà non è un dono ma è stata conquistata attraverso molte lotte negli anni passati. Siamo fortunati a vivere in un periodo in cui non c’è la guerra per la libertà. Ma anche nei Paesi democratici liberi a volte la libertà è limitata, come in questo periodo che per il nostro bene possiamo uscire solo per situazioni essenziali come andare in farmacia e per fare la spesa a causa del Coronavirus. (D.)
La libertà non è per tutti, solo per i più fortunati anche se a volte la gente cattiva te la toglie. La libertà è un diritto che spesso non si ha… vorrei dire inoltre che la libertà non va tolta perché è come se togliessi un diritto molto importante per la vita.. (G.)
Questo titolo mi fa pensare al Nazismo perché il 25 aprile è il giorno della liberazione in cui si ricorda che l’Italia fu liberata dal dominio di Mussolini ed Hitler, nel 1945.
In quel momento si combatteva contro Hitler, grazie agli Americani, gli Ebrei riuscirono a evadere dai campi di concentramento e di sterminio e furono finalmente liberi. (A.)
Per libertà qualcuno intende: Nessuno può impedirmi di fare ciò che mi piace. La parola libertà nel vocabolario di molti non esiste… Le persone che solitamente non sono libere sono gli immigrati minori sbarcati, per quanto so io, dopo vanno in un centro dove si adattano facilmente e dopo vari mesi, senza il loro volere, sono costretti a lasciare il posto in cui si sentivano come a casa… Io ho conquistato la mia libertà senza invadere la libertà altrui. (M.)
La libertà può avere vari significati e può essere più cose. E’ un’occasione, un’opportunità che però non tutti possiamo avere. Per esempio molti anni fa gli Ebrei furano sottoposti a ingiustizie, prigionieri nei campi di concentramento e se provavano a difendersi o a ribellarsi venivano uccisi…la libertà non è facile trovarla, non è un dono, non è una cosa che prendi. Sembra un gioco da ragazzi guadagnarsela, ma purtroppo non è così. (S.)
Nell’antichità tutti i popoli avevano la schiavitù, per esempio ad Atene c’erano gli schiavi catturati in guerra, ma anche i cittadini liberi correvano il rischio di diventare schiavi per debiti… Anche in Italia, nel secolo scorso, si era perduta la libertà, ma i partigiani italiani l’hanno riconquistata. Il mio bisnonno Totò è stato un grande partigiano. Durante la guerra è rimasto nascosto per mesi in un granaio, e gli davano da mangiare e bere di nascosto.
Secondo me la libertà è poter giocare e studiare. (T.)