Il 17 ottobre si celebra la Giornata Mondiale per l’eliminazione della povertà, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite allo scopo di promuovere attività concrete per eradicare la povertà.
L’ultimo report, l’ISTAT ci restituisce uno scenario nel quale emerge come la crisi provocata dalla pandemia abbia maggiormente esposto i cittadini residenti in Italia a una maggiore povertà e a un forte aumento delle diseguaglianze. Nel nostro Paese sono 5,6 milioni le persone in povertà assoluta, 1,3 milioni sono minori: un dato, questo, che ha raggiunto il livello più elevato dal 2005. Sono inoltre 8 milioni le persone che vivono in povertà relativa: una persona su tre è a rischio esclusione sociale. I cittadini stranieri sono poi tra i gruppi sociali più esposti alla povertà, non solo economica ma anche educativa, relazionale e sanitaria. Se negli anni che hanno preceduto la pandemia da Covid-19 la povertà assoluta nelle famiglie di sole persone straniere si attestava al 24,4% (quasi un nucleo su quattro, secondo i parametri Istat, non arrivava a un livello di vita dignitoso), nell’ultimo periodo caratterizzato dalla pandemia la situazione è peggiorata: oggi risulta povera in termini assoluti più di una famiglia su quattro (il 26,7%). A livello territoriale, l’incidenza più elevata si registra nel Mezzogiorno, con quote di famiglie di soli stranieri in povertà quasi quattro volte superiori a quelle delle famiglie di soli italiani.
Quest’anno, più che mai abbiamo avuto la percezione di quanto la povertà in termini relativi e le disuguaglianze siano un rischio concreto che si può manifestare anche nei nostri contesti, aggravando le condizioni di chi già versa in situazioni di fragilità.
Le povertà hanno un inevitabile impatto anche sui diritti umani fondamentali. Chi è povero entra spesso in un circolo vizioso di emarginazione sociale, che tocca tutte le sfere della società: educazione, salute e lavoro tra tutti.
Per questo motivo abbiamo voluto aderire alla manifestazione Non è andato tutto bene – In piazza per i diritti e la giustizia sociale, promossa dalla Rete Nazionale dei Numeri Pari e sposata da molte realtà cittadine. Ci incontreremo sabato 16 ottobre alle ore 10.00 a piazza Verdi per i diritti e la giustizia sociale: un impegno quotidiano che accomuna il Centro Diaconale “La Noce”- Istituto Valdese e la rete di associazioni con le quali ogni giorno collaboriamo.